Oggi, 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.Questa giornata speciale venne istituita il 20 novembre del 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che adottò la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

I PRINCIPI DELLA CONVENZIONE
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha evidenziato quattro principi:
- Il principio di non discriminazione
- Il principio di superiore interesse (i bambini e le bambine devono avere attenzione prioritaria)
- Il principio del diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo
- Il principio dell’ascolto delle opinioni del minore.
Inoltre, fondamentale è il riconoscimento del diritto dei bambini e delle bambine all’educazione. Al centro vi è la promozione della regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola.

PROSPETTIVE STORICHE SULL’INFANZIA
L’importanza cruciale della protezione del mondo dei bambini non è sempre stata riconosciuta nella storia. Nella storia europea si diffusero tre approcci filosofici relativi all’infanzia, ben distanti dalle teorie attuali sul bambino.
La prospettiva del peccato originale. Era sostenuta nel Medioevo e considerava i neonati creature colpite dal peccato. L’obiettivo dell’educazione era quello di offrire la salvezza dei piccoli per rimuovere questa “macchia” dalla loro vita.
La prospettiva della tabula rasa. Locke (1632- 1704) riteneva che i bambini fossero delle “tavolette raschiate”. Pensava che la mente del piccolo fosse un foglio bianco mancante di qualsiasi cosa: tutto deve ancora essere scritto e costruito.
La prospettiva della bontà innata. Rousseau (1712-1778) sosteneva che i bambini fossero buoni. Per questo pensava che le restrizioni da parte dei genitori dovessero essere limitate, in quanto eccessive e non funzionali.
Attualmente si concepisce l’infanzia come un periodo denso di cambiamenti ed evoluzioni, che pone le basi per la vita adulta, ma da essa differisce nettamente. I bambini non partono da zero, ma sono dotati di meccanismi che permettono gli apprendimenti successivi.

L’età moderna dello studio del mondo del bambino si è avviata a partire dai progressi scientifici del 1800. Lo studio dello sviluppo infantile è diventato sempre più articolato con numerose teorie complesse. Si è, così, verificato un cambiamento sostanziale: l’approccio alla psicologia umana ha iniziato ad abbandonare il mondo della filosofia per abbracciare metodi rigorosi caratterizzati da osservazioni sistematiche ed esperimenti precisi per comprendere le dinamiche dello sviluppo.
Da allora definiamo lo sviluppo come un processo costituito da dinamiche di cambiamento che comincia con il concepimento e si definisce lungo tutto l’arco della vita.
Durante le prime fasi del suo sviluppo l’individuo ha bisogno di cure, vicinanza, sostegno per poter crescere positivamente. L’adulto si deve prendere cura del piccolo e deve rispettare i suoi diritti.

I DIRITTI FONDAMENTALI DEL BAMBINO
- diritto all’uguaglianza senza discriminazioni per razza, religione, origine o sesso
- diritto ai mezzi che permettono lo sviluppo in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale
- diritto ad un nome e ad una nazionalità
- diritto ad una alimentazione sana, alloggio e cure mediche
- diritto a cure speciali in caso di invalidità
- diritto ad amore, comprensione e protezione
- diritto all’istruzione gratuita,attività ricreative e divertimento
- diritto al soccorso immediato in caso di catastrofi
- diritto alla protezione contro qualsiasi forma di negligenza, crudeltà e sfruttamento
- diritto alla protezione contro qualsiasi tipo di discriminazione ed il diritto ad un’istruzione in uno spirito d’amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza.
ALTRI NUOVI DIRITTI DEL BAMBINO
1 Diritto alla presenza consapevole. Ogni bambino ha diritto all’attenzione consapevole dei genitori.
2 Diritto alla privacy digitale. Ogni bambino ha il diritto alla tutela della sua immagine.
3 Diritto alla lentezza. Ogni bambino ha diritto ai suoi tempi e a fare una cosa per volta.
4 Diritto alla condivisione. I bambini devono potersi incontrare tra loro, in casa o fuori, scegliendosi per affinità e passare del tempo insieme condividendo giochi scelti da loro.
5 Diritto ai no. L’adulto ha il dovere di insegnare ciò che è giusto da ciò che è sbagliato anche attraverso i no.
E ancora…
6 Diritto ad avere paura: i bambini hanno il diritto di poter esprimere le loro emozioni, quindi anche la paura e la tristezza. Gli adulti hanno il dovere di ascoltarli e di rispettare queste loro sensazioni, dando loro sostegno e conforto.
7 Diritto al tempo libero: i bambini hanno bisogno di giocare e anche di sperimentare la noia per poter sviluppare la fantasia.
8 Diritto allo sbaglio: i bambini sbagliano per crescere. Gli errori sono necessari per apprendere. Non devono essere vittime dei loro sbagli, devono essere aiutati a comprenderli per imparare da questi.

I più piccoli devono essere protetti,tutelati e ascoltati per potergli offrire una crescita basata sul benessere fisico e mentale. Ricordiamoci che i bambini di oggi sono gli adulti di domani.Se doniamo un’infanzia felice ad un bambino egli potrà diventare un adulto responsabile capace di relazionarsi in modo positivo con se stesso e con gli altri.
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