Lentamente si avvicina la sera, tutto diventa più calmo, il disordine si trasforma in ordine e il rumore in silenzio: è il momento in cui il sonno conquista il suo spazio. Spesso si considera il sonno come un fenomeno semplice da vivere in quanto naturale e automatico. In realtà, il sonno è un bisogno fisiologico che nasconde altri processi di varia natura.

IL SONNO E LE SUE FUNZIONI FISIOLOGICHE
Il sonno rappresenta un bisogno primario e fisiologico perché ci permette di sopravvivere. La deprivazione di sonno può essere molto pericolosa! Inizialmente alcuni studiosi consideravano il sonno un processo passivo. Per questi scienziati, la nostra mente si sarebbe dovuta spegnere in seguito ad una diminuzione della stimolazione ambientale, producendo un’interruzione dello stato di veglia. In seguito, si è dimostrato quanto il sonno sia un processo attivo, caratterizzato da numerosi processi psico-fisiologici.
Il ciclo del sonno
Le nostre ore di sonno non proseguono con un moto rettilineo uniforme, dimentichiamoci un tragitto lineare e costante. Il sonno prosegue con turbolenze e cambiamenti inaspettati! In termini scientifici, si può parlare di un vero e proprio ciclo del sonno. Studi e ricerche hanno dimostrato, attraverso l’analisi delle attività EEG, la presenza di 2 fasi principali di sonno che si alternano durante la notte. Stiamo parlando della FASE NREM e della FASE REM.
La FASE NREM occupa circa il 75% del sonno ed è caratterizzata da 4 stadi.
- STADIO 1- ADDORMENTAMENTO: è caratterizzato da lenti movimenti oculari e da un rallentamento dell’attività EEG. Questo stadio dura pochi minuti ed è considerato come un sonno di transizione.
- STADIO 2- SONNO LEGGERO. È un sonno leggermente più profondo. I muscoli iniziano a rilassarsi e la frequenza cardiaca diminuisce. In questo momento compaiono i fusi del sonno e i complessi K. Durante questo stadio i movimenti oculari sono assenti.
- STADIO 3. SONNO PROFONDO. L’EEG produce onde dal ritmo lento e di grande ampiezza.
- STADIO 4- SONNO PROFONDO EFFETTIVO. Può durare dai 20 ai 40 minuti. La frequenza cardiaca diminuisce ancora, il respiro diventa regolare, le onde cerebrali sono lente e ampie.
La fase REM rappresenta circa il 25% del sonno totale ed è caratterizzata dalla perdita del tono muscolare, dai movimenti oculari rapidi e da un’intensa attività cerebrale.
Solitamente si entra in questa fase dopo circa 90 minuti dall’addormentamento.
Si tratta della fase di sonno più profonda che permette la creazione dei sogni. Questa fase avviene ogni due ore e dura circa 15 minuti. La sua durata, tuttavia, tende ad aumentare verso la fine del sonno.
Le due fasi si alternano per 4- 6 volte e questa alternanza va a determinare ciò che viene chiamato “il ciclo del sonno”.

I BENEFICI PSICOLOGICI DEL SONNO
Le due fasi sono associate a funzioni differenti.
- Entrambe sono preziose, ma per motivi diversi. Il sonno NREM è fondamentale per il cervello per elaborare le attività che esso porta avanti durante il giorno.
- Il sonno REM favorisce la definizione di meccanismi che ricordano quelli della veglia promuovendo la maturazione del cervello.
- Il sonno è prezioso anche per la sua capacità di riparazione.
Proprio così! Il sonno corre ai ripari!!

Quando dormiamo vengono rilasciate delle molecole in grado di ripristinare le sinapsi danneggiate e di crearne anche di nuove. Siamo nel mondo della plasticità neuronale! Quest’ultima permette di adattare le strutture neurali ai bisogni dell’organismo e agli stimoli in entrata.
SONNO E MEMORIA
Ma non dobbiamo dimenticarci del legame prezioso che vi è tra la fase REM e la memoria. Secondo molti studi (tra questi anche quello della McGill University, di Montreal, svolto in collaborazione con i colleghi dell’Università di Berna, in Svizzera e pubblicato sulla rivista scientifica Science) la fase REM è importante per il consolidamento dei ricordi, quindi è cruciale anche per l’apprendimento.
IL SONNO DEI PICCOLI
Quando pensiamo ad un neonato ci immaginiamo subito un minuscolo e dolce essere umano che nel giro di un’intera giornata piange, sorride, mangia e dorme. Dorme, dorme, dorme. Tuttavia, ci sono anche bambini che non ne vogliono sapere di dormire, ma questo aspetto lo tratteremo in futuro!
In generale, l’infanzia è il momento del sonno: si ha più bisogno di dormire e di disconnettersi dal mondo.

Come mai?
La risposta sta tutta in una parola: CRESCITA.
I bambini hanno bisogno di un periodo lungo di sonno proprio per ottenere un sano sviluppo. Durante il sonno i bambini consolidano la memoria e tutti gli stimoli di cui hanno fatto esperienza durante il giorno. Questo momento di distacco dalla veglia permette lo sviluppo cerebrale. In silenzio e fuori dall’attenzione di tutti, il cervello lavora creando sinapsi e collegamenti.

Inoltre, durante il sonno viene secreto l’ormone della crescita e vi è il rafforzamento del sistema immunitario.
Tutto questo ci fa comprendere quanto sia importante il sonno per il bambino.
Il sonno arriva in silenzio, si svolge senza farsi sentire, ma in sé ha la potenza di una vera e propria rivoluzione!
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